Fernanda Gattinoni (Stilista italiana)


Fernanda Gattinoni

Fernanda Gattinoni
Fernanda Gattinoni è una stilista italiana nata a Cocquio Trevisano il 20 dicembre 1906 e morta Roma il 26 novembre 2002.

E' considerata una delle maggiori firme della moda italiana di sempre.

È una lontana discendente del barone Leopoldo Carmignani, che ha dato il nome al rosso carminio.

Nata in provincia di Varese, si trasferì negli anni venti a Londra, per perfezionare i suoi interessi verso il disegno di abiti sartoriali. In questo A Londra lavora presso l'atelier Molyneaux.

Sul finire del decennio, l'attrice francese Ina Claire la invitò a presentare la sua collezione di moda. Durante il soggiorno parigino conobbe Coco Chanel, la quale le propose di trasferirsi a Parigi per poter collaborare con il suo atelier.

Nel 1930 rientrò in Italia, dove iniziò la sua collaborazione con la Sartoria Ventura con sede a Milano, della quale divenne la direttrice stilistica.

Creazioni di Fernanda Gattinoni
Nel 1945 la straordinaria e competente stilista lascia la sartoria Ventura, non senza lasciare come supremo ricordo un'ultima creazione: il patelot grigio di cachemire diventato poi famosissimo e apprezzato dalle massime personalità dell'epoca.

Trascorso il periodo della Seconda guerra mondiale nel capoluogo lombardo, si trasferì nel dopoguerra a Roma, dove aprì il suo primo atelier in piazza del Popolo fondando la casa di moda omonima.Il primo abito prodotto dalla maison, con etichetta Gattinoni, è un tailleurs di velluto verde per Clara Calamai, celebre attrice di quel periodo.

Nell'ambiente cinematografico della capitale, Fernanda Gattinoni collaborò con alcuni dei grandi registi dell'epoca, vestendo attrici quali Audrey Hepburn, Anna Magnani, Ava Gardner e Lucia Bosè. Gli abiti per "Guerra e Pace" indossati da Audrey Hepburn le valgono la nomination all'Oscar per i costumi.

Frasi celebri di Fernanda Gattinoni:
  • La donna che mi ha dato maggior soddisfazione è stata Ingrid Bergman. Trovo non abbia eguali quanto a bellezza, grazia, intelligenza e umanità
  • Seguire la moda un tempo era un fatto di classe. Le signore di un certo livello sociale si riconoscevano dalle loro toilette. La moda col tempo si è democratizzata, è diventata patrimonio di tutti e questo ha fatto sì che oggi sia più difficile fare distinzioni ma anche incontrare, salvo occasioni particolari, donne ben vestite in pieno pomeriggio

Nessun commento:

Posta un commento