Roberto Capucci (Stilista italiano)


Roberto Capucci

Creazione di Roberto Capucci
Roberto Capucci conosciuto come "il Givenchy di Roma" è uno stilista italiano nato a Roma il 2 dicembre 1930. E' famoso per i sui abiti stravaganti e costruiti in maniera ingegnosa.

Roberto Capucci studia al Liceo Artistico per proseguire poi gli studi all'Accademia di Belle Arti della città natale. Per il suo primo lavoro collabora con lo stilista Emilio Schuberth.

Nel 1950 fonda la sua casa di moda e già nel 1956, a soli ventisette anni, il grande stilista francese Christian Dior lo definì in un'intervista a Vogue "il miglior creatore della moda italiana", per l'assoluta originalità delle sue creazioni che in seguito la critica, pressoché unanimemente, considererà vere e proprie "sculture in tessuto". Capucci non conoscerà mai personalmente Christian Dior.

Nel 1962 apre un atelier a Parigi, dove viene accolto fra clamori ed entusiasmi, ricevendo critiche positive da parte della stampa e l’onore di essere il primo artista italiano a cui sia stato chiesto di "firmare" un prodotto.

Il 1968 vede il suo definitivo rientro in Italia, a Roma, nell'atelier di via Gregoriana; nel 1970 Pier Paolo Pasolini gli chiese di realizzare gli abiti di Silvana Mangano e di Terence Stamp per il film Teorema (film).

Dal 1980 si separa dalle grandi istituzioni della moda proponendosi di disegnare una sola collezione di "alta moda" (non si è mai dedicato al prêt-à-porter) all’anno e di presentarla ogni volta in una città diversa.

I suoi abiti sono stati indossati da moltissime celebrità e, soprattutto nelle cerimonie, da tante donne dell'alta società italiana ed europea. Tra gli abiti più famosi c'è quello indossato da Rita Levi-Montalcini in occasione del conferimento del Nobel per la medicina del 1986.

Nella sua carriera ha disegnato le uniformi della Jet Airways, la più grande compagnia aerea indiana.










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